Quando si acquista uno pneumatico rigenerato, è fondamentale saper riconoscere la qualità del prodotto per evitare rischi e assicurarsi una lunga durata. Esistono diversi aspetti da considerare, primo fra tutti la certificazione ECE ONU 108 per i pneumatici da autovettura e ECE ONU 109 per i veicoli commerciali. Queste normative europee garantiscono che lo pneumatico sia stato sottoposto a rigorosi test di sicurezza, prestazioni e durata.
Un altro aspetto da considerare è la presenza della tracciabilità completa del processo di rigenerazione. I pneumatici rigenerati di alta qualità devono riportare la data di rigenerazione, il nome del rigeneratore e il codice identificativo del processo. Queste informazioni, riportate sul fianco dello pneumatico, permettono al consumatore di risalire alla provenienza del prodotto e alla qualità dei materiali utilizzati. Non solo la certificazione, ma anche la condizione della carcassa è essenziale per determinare la qualità dello pneumatico rigenerato. Carcasse danneggiate o troppo usurate non dovrebbero mai essere rigenerate, poiché ciò comprometterebbe la sicurezza e la durata del prodotto.
Inoltre, i test di usura e resistenza sono cruciali. Un buon pneumatico rigenerato, infatti, deve superare prove di durabilità che simulando milioni di chilometri percorsi e condizioni di alta velocità. La presenza di difetti visibili nel battistrada potrebbe indicare una rigenerazione di bassa qualità. Verifica l’uniformità del battistrada, l’assenza di crepe o segni di danneggiamento. Se lo pneumatico è rigenerato correttamente, il battistrada dovrebbe risultare omogeneo e senza segni di usura irregolare.
Infine, è consigliabile acquistare pneumatici da rivenditori certificati che offrono una garanzia sul prodotto e che possano fornire dettagli sui test effettuati. L’affidabilità e la trasparenza del fornitore sono determinanti per assicurarsi che il pneumatico rigenerato sia sicuro e performante.
