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Perché è meglio scegliere pneumatici ricostruiti

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Articolo di LifeGate che consiglia di scegliere pneumatici ricostruiti… su eGommerce.it!

L’Italia è un paese all’avanguardia per quanto riguarda la raccolta e la gestione degli pneumatici fuori uso (pfu). Negli ultimi anni diversi consorzi hanno cominciato a “sfidarsi” in una concorrenza positiva che ha contribuito al raggiungimento di risultati inaspettati. Ecotyre, Ecopneus, Greentire sono solo alcuni di quelli che hanno contribuito all’espansione di questo settore sostenibile che dà alle gomme una seconda vita. I pfu possono diventare asfalto di qualità, usato nelle strade rifatte di recente, possono diventare piste di atletica leggera e campi all’interno di impianti sportivi, possono diventare pneumatici, di nuovo.

Gli pneumatici ricostruiti e rigenerati non solo fanno bene all’ambiente perché evitano di sfruttare materie prime, riciclando materiale già presente all’interno nel ciclo di produzione, ma sono anche di ottima qualità. Grazie ai rigidi controlli previsti dalle norme stabilite dall’Unione europea, infatti,  il grado di sicurezza garantito dagli pneumatici ricostruiti è lo stesso delle gomme nuove, con un vantaggio in più: costano meno.

Un copertone rigenerato può costare fino alla metà di uno nuovo, permettendo agli automobilisti italiani di risparmiare ben 260 milioni di euro all’anno. E poi costa meno anche dal punto di vista dell’impatto ambientale. L’energia necessaria per produrre gli pneumatici riciclati è fino al 70 per cento inferiore rispetto a quella usata per una gomma nuova. Se usassimo il petrolio come unità di misura energetica per fare il confronto, una gomma ricostruita richiederebbe solo 5,5 litri di petrolio contro i 20-28 litri di uno pneumatico nuovo.

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