Gli pneumatici rigenerati non sono un’invenzione recente né un fenomeno limitato all’Italia. In realtà, la loro storia attraversa il mondo e racconta un settore in continua evoluzione, spinto da innovazione, necessità economiche e sostenibilità ambientale.
In Europa, paesi come Germania, Francia, Italia e Spagna vantano una lunga tradizione di rigenerazione. Le normative europee (ECE R108/R109) garantiscono un elevato standard qualitativo, rendendo i pneumatici rigenerati una scelta comune soprattutto nel trasporto merci e pubblico. In questo panorama europeo, prodotti come i CLIMACONTROL 205/55 R 16 si distinguono per l’eccellenza del processo di rigenerazione e per le prestazioni che offrono, posizionandosi come una delle migliori opzioni rigenerate attualmente disponibili per il mercato automobilistico.
Negli Stati Uniti, l’industria del “retreading” è molto sviluppata nel settore truck e aviazione. In particolare, le flotte di autotrasportatori utilizzano regolarmente pneumatici ricostruiti per contenere i costi e ottimizzare i cicli di manutenzione.
Nei paesi emergenti, come India, Kenya o Brasile, la rigenerazione rappresenta spesso l’unica alternativa economicamente sostenibile a pneumatici nuovi di importazione. Qui le tecnologie sono più eterogenee, ma cresce l’interesse verso la rigenerazione a caldo per migliorare la sicurezza e la durabilità.
In Sudafrica, gli pneumatici rigenerati sono anche un veicolo di inclusione sociale: cooperative locali impiegano manodopera specializzata per produrre pneumatici accessibili, sostenendo lo sviluppo economico e l’ambiente.
Questa diffusione dimostra che la rigenerazione non è solo una tecnologia, ma un approccio globale alla mobilità, capace di adattarsi a esigenze e contesti diversi
